Grillo, i’ vorrei che tu, Berlusca e ancora
quello strano nomato Casaleggio
esposti sempre al pubblico dileggio
foste portati tosto alla malora
e che fortuna o prece o candelora
mai non potesse risparmiarvi il peggio
anzi inchiodati sullo stesso seggio
crescesse il penar vostro ad ogni ora.
E monna Mara e ser Brunetta e poi
la Santanchè, Gasparri e gli altri trenta
con voi ponesse il buono incantatore
e quivi vi cogliesse ogni dolore
finché ogni speme al vostro cor sia spenta
e non si senta più parlar di voi.
I “miei” morti
Il pensiero verticale
Il ragazzo fuori dalla fila
Normalità sociale
L’origine del male
Dopo le elezioni
Amore e gola